COOPERARE PER UN UMANESIMO ECONOMICO

COOPERARE PER UN UMANESIMO ECONOMICO

Settore: LEGACOOP MARCHE

“È tempo di rimarcare il primato del principio territoriale su quello funzionale e questo richiede un progetto politico-istituzionale caratterizzato da integrazione tra unità amministrative, politiche, economiche e sindacali a livello di territorio. E tutto questo fondato sulla sovranità popolare e l’autogoverno. È in questa prospettiva, una delle possibili prospettive con le quali fare i conti se vogliamo affrontare con un progetto collettivo la transizione in atto, che torna prepotentemente al centro il modello cooperativo. Perché è il modello che pone sullo stesso piano tutti i ruoli in gioco, che coniuga progetto economico con quello comunitario e, soprattutto, permette di far partecipare tutti gli attori dentro regole democratiche”. E' questo il senso del “Cooperare per un umanesimo economico” descritto dal presidente di Legacoop Marche, Gianfranco Alleruzzo, nel confronto con il presidente di Legacoop, Mauro Lusetti, e l'assessora regionale alle Attività produttive, Manuela Bora.

 

In una transizione in cui “i diritti garantiti dalla democrazia si stanno indebolendo progressivamente, a causa delle pressioni esercitate dal sistema economico, e si potrebbe continuare con il crescente dislivello fra reddito e potere d’acquisto, precarietà lavorativa in aumento e gli effetti ad ampio raggio del surriscaldamento del pianeta. E le previsioni per il futuro non sono migliori: è previsto un taglio del 47% dei posti lavoro nei prossimi 25 anni per disoccupazione tecnologica, senza possibilità di rimpiazzare i posti di lavoro perduti, secondo The Economist - ha specificato Alleruzzo -, si avverte forte la domanda di comunità, conseguente alla distruzione dei legami sociali che non siano mediati dalla tecnica o dal mercato. Territori e comunità quali fondamenti per un rinnovato progetto collettivo aperto e democratico, orientato alla crescita diffusa e fortemente indirizzato alla partecipazione”.