DOCUMENTO DI MANDATO, OTTO PROGETTI PER LA COOPERAZIONE

DOCUMENTO DI MANDATO, OTTO PROGETTI PER LA COOPERAZIONE

Settore: LEGACOOP MARCHE

Il Congresso di Legacoop Marche fa propri il Documento della Direzione Regionale e la Relazione del Presidente, assume il positivo dibattito congressuale e conseguentemente approva il presente Documento di Mandato che consegna ai nuovi Organi eletti.

 

Per promuovere una nuova espansione dell’economia sociale, cooperativa e di comunità come contributo alla ripresa della Regione e del Paese, al superamento dell’attuale modello di sviluppo nel segno della ricomposizione di squilibri e disuguaglianze e della sostenibilità, dentro la sfida del mutamento e dell’innovazione, Legacoop Marche attiverà specifici progetti volti a realizzare:

 

1. il completamento del percorso di unità nell’Alleanza delle Cooperative Italiane attraverso la prova più impegnativa, passando dalla condivisione di un patrimonio ideale alla costituzione concreta dell’unificazione politica e organizzativa della cooperazione italiana, casa di tutte le cooperative e delle sue forme di rappresentanza, con un’attenzione anche verso altri soggetti che – come noi – vogliono garantire alle imprese mercati aperti, liberi e concorrenziali, luogo ideale di sviluppo della cooperazione autentica;

 

2. una profonda capacità di affermare la cooperazione come modello ideale, per ricomporre le fratture e le distorsioni e per interpretare la diffusa disponibilità alla condivisione, ampliando così gli spazi per una nuova economia cooperativa e di comunità, in positiva interlocuzione con il mondo universitario e della ricerca, della formazione e dell’impresa, rivolgendosi specificamente ai giovani e misurandosi con la sfida della nuova impresa sociale, con i valori-base del modello cooperativo d’impresa come formidabile fattore distintivo di sviluppo; la promozione della specie cooperativa, dei suoi valori e della sua cultura d’impresa va attivata attraverso nuovi canali di promozione, nuovi servizi finanziari per start up e piccole imprese, cooperazione tra cooperative e nuove cooperative di comunità, e la promozione di bandi e forme di sostegno all’autoimprenditorialità;

 

3. un impegno ad orientare il rilancio economico e sociale della regione e un suo nuovo modello di sviluppo, sulla base dei cinque pilastri del Manifesto “Cambiare l’Italia cooperando” e dei dieci obiettivi strategici della proposta Legacoop/ACI Marche, e attraverso un “Patto per l’economia sociale, cooperativa e di comunità” con la Regione e gli altri attori territoriali, per promuovere, accompagnare, sostenere e sviluppare un’ampia diffusione di imprese sociali, cooperative e comunitarie sul territorio, che ripartendo dalle aree interne colpite dal sisma possa riattivare nell’intera regione una nuova fase di sviluppo sostenibile, attraverso il superamento di processi di programmazione dall’alto e l’accompagnamento attivo sul territorio di persone, competenze e gruppi di interesse, comunità di intervento necessarie per attivare progettualità dal basso adeguatamente sostenute;

 

4. la concreta realizzazione, entro fine legislatura, delle misure contenute nel Protocollo d’Azione e nella programmazione concertata con il Patto per la ricostruzione e lo sviluppo sottoscritti con la Regione, creando così i presupposti per una più estesa e rafforzata presenza cooperativa nelle Marche, in tutti gli ambiti in cui la cooperazione può trovare opportunità di risposte alla crisi e al cambiamento, di nuovi bisogni e di nuova occupazione per giovani e donne: nei territori più deboli e nello sviluppo di servizi dove non ce ne sono; nell’aggregazione tra piccole e medie imprese; nella gestione dei beni comuni; nella creazione di lavoro nuovo e dignitoso, nelle imprese in crisi o in fase di passaggio generazionale con percorsi di workers buyout; nel welfare e nella salute, valorizzando le mutue e soprattutto il ruolo innovativo della cooperazione sociale che ha risposto ai bisogni emergenti, prodotto posti di lavoro, sviluppato nuove professionalità, innovato servizi e creato comunità; nell’housing sociale, nella cultura e nel turismo; nelle nuove aree professionali del sapere; in agricoltura, nella pesca, nel consumo e nella distribuzione per favorire il reddito dei produttori, la qualità e la sicurezza alimentare e i diritti dei consumatori; nelle costruzioni, nella logistica e nei servizi per rispondere a nuovi e più calibrati progetti infrastrutturali;

 

5. un ridisegno operativo e funzionale e una nuova matrice associativa di Legacoop Marche, per adeguare la capacità di rappresentanza in rapporto a politica, istituzioni, territorio e ripensare servizi, forme di erogazione, promozione d’iniziativa economica, vantaggi competitivi di mercato per le cooperative associate, con l’attività associativa, quella della funzione di Vigilanza e del centro Marche Servizi in una nuova logica di rete e di network, dentro il percorso di transizione digitale e del progetto PICO e dei punti di innovazione cooperativa, la rete di supporti finanziari e Confidicoop Marche in stretto rapporto con il sistema bancario e interfaccia sempre più diretto con gli strumenti di Legacoop nazionale;

 

6. una concreta rete tra cooperative come reale opportunità, vantaggio competitivo e fattore strategico di sviluppo, con l’Associazione soggetto facilitatore di forme di collaborazione e contaminazione tra imprese, di occasioni di matching per condividere economie di scala, collaborare sui mercati, compartecipare a progetti, mettere in rete competenze e servizi;

 

7. una rinnovata azione di contrasto alla falsa cooperazione e alle mafie, sostenendo la funzione e l’opera degli Osservatori Provinciali presso gli Ispettorati Territoriali del Lavoro e l’adozione di nuove norme (proposta di legge popolare contro le false cooperative), insieme con appalti pubblici che, abbandonando definitivamente la logica del massimo ribasso, orientino il potere d’acquisto delle pubbliche amministrazioni verso la promozione di occupazione, salute pubblica, inclusione e migliori condizioni sociali;

 

8. la valorizzazione di piani di azione per rafforzare e rinnovare l’originalità del modello cooperativo e della sua rappresentanza, favorendo in maniera incisiva il ricambio generazionale e di genere, non soltanto come esigenza necessaria ma in quanto ulteriore fattore di sviluppo, anche attraverso percorsi di formazione di management cooperativo e un ruolo attivo di Generazioni, come investimento sulle capacità di trasformare le tensioni in spinta al cambiamento e sull’alleanza tra saperi ed energie, per realizzare l’associazione di domani.

 

Il Documento di mandato