CONFIDICOOP MARCHE: MARIANI, LASCIO UN CONFIDI IN OTTIMA SALUTE

CONFIDICOOP MARCHE: MARIANI, LASCIO UN CONFIDI IN OTTIMA SALUTE

Settore: LEGACOOP MARCHE

Ha guidato per quindici anni Confidicoop Marche, 2.250 soci, un patrimonio netto di 25,7 milioni e un un valore complessivo di garanzie trattate di 109,6 milioni, oltre 47 milioni nel 2016 corrispondenti a 94 milioni di euro di finanziamenti deliberati dagli istituti di credito a favore di cooperative e piccole e medie imprese. Con Graziano Mariani, tracciamo un bilancio del suo impegno a favore del credito d'impresa.

 

Che esperienza è stata guidare Confidicoop Marche?

E' stata molto positiva. In quindici anni abbiamo realizzato un percorso che ha consentito a Confidicoop di passare dall'essere un piccolo Confidi di associazione ad essere uno dei primi per il patrimonio non solo della regione Marche ma dell'Italia centrale, con obiettivi di grande valore e di grande peso. Un Confidi che era solo il riferimento della cooperazione e adesso è intercategoriale, che ha realizzato anche la fusione con Confidi Ancona, allargando così al settore industriale, sulla linea della semplificazione dei Confidi nella nostra regione, che sono tanti e spesso anche sotto capitalizzati. Siamo cresciuti rapidamente ma bene e di questo devo dare atto ai consiglieri di amministrazione che si sono succeduti in questi anni, al direttore, oggi anche al vicedirettore, e a tutta la struttura, che è composta, in prevalenza, da giovani, che hanno grandi professionalità. Lascio un Confidi in ottima salute, che guarda al futuro ed è protagonista della nostra regione e dell'Italia centrale.

 

Com'è evoluto il credito in questo periodo?

C'è stata un prima fase, partita circa 10-12 anni fa, con un grande sviluppo, in particolare nell'edilizia ma anche tutti gli altri settori. Poi sono arrivati i problemi, la crisi, con momenti in cui si è dovuto gestire situazioni anche difficili, con un credito che, giustamente, era diventato molto più selettivo, che guardava molto più ai progetti e agli obiettivi. Quello che posso dire è che il mio rapporto con il settore del credito, con le banche, è stato ottimo. Per lungo tempo, ho collaborato con due direttori, Luciano Goffi di Banca Marche e Nunzio Tartaglia di Banca Popolare, che sono stati nel nostro consiglio di amministrazione, unica esperienza in cui si è concretizzato questo fatto. Questo ha consentito da un lato di avere un rapporto molto più stretto e collaborativo da parte del sistema bancario e dall'altra di dare delle risposte rapide e positive ai nostri soci.

 

E il credito alla cooperazione?

In questi anni, il settore si è molto strutturato e consolidato. Ha maturato il convincimento che si debbano tenere insieme i principi della qualità della cooperazione con quelli della sana gestione delle aziende cooperative, che devono produrre reddito per poter poi investire e crescere.

 

Dal punto di vista di Confidicoop Marche, come vanno i settori?

L'agricoltura è andata sempre molto bene, è uno dei pilastri del nostro Confidi. Va bene anche il settore dell'industria, anche se c'è stato un momento di difficoltà ma oggi c'è una ripresa, e poi complessivamente anche gli altri, compreso il commercio.

 

C'è qualcuno che ha più difficoltà?

Oggi c'è un orizzonte molto più positivo rispetto a quello di qualche anno fa. La parte più difficile di questa crisi ce la stiamo lasciando alle spalle. Chi è riuscito ad innovare e ad investire, sta andando bene. Chi ha avuto difficoltà da questo punto di vista, o non ce l'ha fatto o c'è ancora ma non è in grado di uscire dalla situazione di difficoltà.



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