MACERATA: LE COOPERATIVE STRUMENTO PER FRONTEGGIARE LA CRISI
Settore: LEGACOOP MARCHE
Uno strumento per fronteggiare la crisi nella regolarità. Questo sono le imprese cooperative della provincia di Macerata secondo l'analisi dell'Osservatorio provinciale sulla cooperazione, illustrata in una conferenza stampa dal direttore della Direzione territoriale del lavoro, Pierluigi Rausei, insieme a Massimo Lanzavecchia, responsabile Comitato territoriale Macerata di Legacoop Marche, e Mauro Scattolini, direttore di Confcooperative Marche.
Le imprese che scelgono la cooperazione come forma d'impresa sono riuscite meglio delle altre ad affrontare gli effetti della crisi e sono anche aumentate di numero: da 300 a 402 in provincia di Macerata, fra il 2009 e il 2013, con 3.015 addetti, e da 1600 a 1900 nelle Marche.
Del totale delle coop maceratesi sono 153, il 38,1%, quelle che aderiscono alle Centrali cooperative. Queste imprese hanno un fatturato maggiore (71,3%), su un dato provinciale di 235,5 milioni, rispetto alle coop non aderenti e un maggiore numero di addetti, 2089 contro 926.
Dall'attività ispettiva della Direzione territoriale del lavoro, con la collaborazione dell'Osservatorio, è emerso, inoltre, che, nelle cooperative sono scesi drasticamente i lavoratori irregolari, passati da 126 del 2010 a 16 del 2013, e quelli in nero rispetto all'ultimo rilevamento.
Dai 51 controlli effettuati in queste aziende, 13 associate alle Centrali e 38 no, è emerso che 3 erano quelle irregolari tra quelle iscritte e 10 fra quelle non aderenti.
I lavoratori irregolari individuati sono stati 16, quelli in nero 5, occupati in imprese non associate alle Centrali cooperative.