STOP FALSE COOPERATIVE: LE MARCHE SUPERANO LE 2 MILA FIRME

STOP FALSE COOPERATIVE: LE MARCHE SUPERANO LE 2 MILA FIRME

Settore: LEGACOOP MARCHE

Le Marche toccano quota 2.011 firme raccolte nelle prime tre settimane per la campagna “Stop false cooperative”. Il risultato è stato raggiunto da Legacoop Marche in 26 assemblee di bilancio nell’ambito della campagna promossa dall’Alleanza delle Cooperative Italiane per una legge di iniziativa popolare contro le false cooperative. A queste si aggiungono le firme che stanno raccogliendo anche Confcooperative Marche e Agci Marche nell’ambito della comune campagna.

 

Dal 13 maggio ad oggi, le firme sono state raccolte nelle 16 assemblee territoriali di bilancio dei soci di Coop Adriatica e in quelle delle cooperative più strutturate aderenti a Legacoop Marche, Valle del Chienti a Tolentino (Mc), Res a Fermo, Tadamon e Futura a Jesi (An), Tiquarantuno B, Labirinto e Villa Fastiggi a Pesaro, Cooss a Castelfidardo (An), Acof e Falcineto a Fano (Pu). “Dalle prossime settimane – dice Massimo Lanzavecchia, coordinatore della campagna per Legacoop Marche –, organizzeremo un secondo programma di iniziative. Intanto il 12 giugno le firme saranno raccolte all’assemblea territoriale di bilancio di Camst nella Tavola Amica di Jesi (An) e il 30 giugno nell’assemblea di Pagefha nella Casa Albergo Fenucci di Ascoli Piceno”.

 

Con la proposta di legge popolare, che dovrà essere sostenuta da almeno 50 mila firme in tutta Italia entro ottobre, l’Aci chiede al Parlamento di approvare una norma con misure più severe e incisive per contrastare il fenomeno delle false cooperative, imprese che utilizzano strumentalmente la forma giuridica della cooperazione perseguendo finalità estranee a quelle mutualistiche.

 

La proposta di legge infatti prevede:

- la cancellazione dall’Albo delle Cooperative e la conseguente perdita della qualifica di cooperativa, per le imprese che non siano state sottoposte alle revisioni/ispezioni;

- la definizione di un programma di revisioni, in via prioritaria, per quelle cooperative che non siano state sottoposte da lungo tempo alle revisioni o alle ispezioni, così come per le cooperative appartenenti ai settori più a rischio;

- la tempestiva comunicazione dello scioglimento delle cooperative all’Agenzia delle Entrate per contrastare il fenomeno di cooperative che nascono e cessano l’attività nel giro di pochi mesi accumulando debiti nei confronti dell’Erario;

- la creazione di una cabina di regia al Mise – Ministero dello Sviluppo Economico che coordini i soggetti chiamati a vigilare sulle cooperative evitando sovrapposizioni e duplicazioni di adempimenti attraverso intese con consentano di coordinare revisori provenienti anche da altre Amministrazioni.

Per essere aggiornati sulla campagna di raccolta firme è attivo anche il sito www.stopfalsecooperative.it