FIRMATO PRIMO PROTOCOLLO D’INTESA TRA REGIONE E ALLEANZA COOPERATIVE MARCHE

FIRMATO PRIMO PROTOCOLLO D’INTESA TRA REGIONE E ALLEANZA COOPERATIVE MARCHE

19 mar 2018

E’ stato firmato oggi, nella sede della Giunta regionale, il primo protocollo d’azione condiviso fra Regione Marche e Alleanza delle Cooperative Italiane delle Marche che valorizza il ruolo economico e sociale del mondo cooperativo.

 

“E’ la prima volta che la Regione firma un documento con il mondo della cooperazione – ha detto il presidente Luca Ceriscioli – molte delle proposte sono già innervate in azioni politiche in atto, altre saranno oggetto di approfondimento, sia dal punto di vista tecnico, che finanziario. L’obiettivo è mettere più risorse nel sociale e valorizzare l’importante ruolo che la cooperazione svolge”.

 

“Nelle Marche – ha affermato Gianfranco Alleruzzo, presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane delle Marche – ci sono circa 900 cooperative con 350 mila soci e 24 mila dipendenti, con un fatturato di circa tre miliardi di euro. Una realtà importante che fa della intersettorialità e dell’agilità il suo punto di forza. Per questo è importante il confronto trasversale con assessori e uffici regionali”.

 

Durante l’incontro, l’Alleanza delle Cooperative delle Marche ha consegnato alla Giunta regionale il documento “Cambiare le Marche cooperando”, un piano strategico cooperativo di rinascita, che mette al centro la comunità. Un’idea che parte dalle zone colpite dal terremoto per coinvolgere nella ricostruzione tutta la regione.

 

Il Piano d’azione
La realizzazione del Piano d’azione del protocollo, su indicazione del presidente Ceriscioli, verrà monitorata dall’assessora alla Cooperazione, Manuela Bora. Il lavoro verrà articolato in incontri specifici e su un prossimo tavolo intersettoriale con la Giunta già calendarizzato tra sei mesi, per la verifica dello stato d’avanzamento. “Sono molto soddisfatta – ha detto Bora – per questa firma, il mondo cooperativo è un interlocutore importante, alcune cose le abbiamo già portate a casa, come i sei milioni per le coop sociali in aree sisma, il ripristino di un ufficio di livello dirigenziale che si occupi in Regione solo di cooperazione e l’inserimento della rappresentanza istituzionale cooperativa nel coordinamento di tutta la politica di coesione europea. Sul resto lavoreremo insieme”.

 

“Occasioni di confronto – ha detto l’assessore al Lavoro, Loretta Bravi – ci saranno già dai prossimi giorni, sul welfare di comunità e per migliorare lo strumento di workers buy out, per facilitare l’acquisizione di imprese da parte di cooperative di lavoratori”. “Nel settore agricolo – ha detto la vicepresidente della Regione Marche, Anna Casini – abbiamo già un’ottima collaborazione, possiamo discutere su maggiori finanziamenti sul brand della cooperazione agroalimentare, così come sulle misure che non siano dedicate per norma europea alle sole aziende agricole”.

 

“La cooperazione – ha detto l’assessore al Bilancio, Fabrizio Cesetti – svolgerà un ruolo strategico per la ripartenza economica e sociale legata alla ricostruzione post sisma”. Anche per l’assessore alla Protezione civile, Angelo Sciapichetti, rilevante è il rapporto con la ricostruzione, “occorrendo favorire la partecipazione della cooperazione nei progetti relativi all’edilizia e garantendo il rifinanziamento della legge 5/2003, dando così un segnale pratico al settore”.

 

Nel dettaglio, il protocollo riguarda anche il settore sociale, con la previsione della riserva del 10% su acquisti di beni e servizi dalle cooperative sociali di tipo B, risorse per la legge 34 (inserimento lavoratori), la partecipazione della cooperazione al tavolo legge 21/2016.

 

Il protocollo