YOUR FUTURE FESTIVAL: LA COOPERAZIONE ALL’UNIVERSITA’

YOUR FUTURE FESTIVAL: LA COOPERAZIONE ALL’UNIVERSITA’

Settore: LEGACOOP MARCHE

12 mag 2016

Dai banchi di facoltà al fare cooperativa. E’ la proposta che Generazioni, il coordinamento di giovani cooperatori di Legacoop Marche, ha fatto con “Scoop per il tuo futuro", un approfondimento sulle opportunità di creare impresa offerte ai giovani dalla cooperazione agricola che si è svolto all’interno del Your Future Festival dell’Università Politecnica delle Marche e a cui ha partecipato il rettore Sauro Longhi.

 

“Come giovani cooperatori, riteniamo che sia strategico il rapporto con le Università delle Marche – ha detto il portavoce di Generazioni Legacoop Marche, Francesco Ciarrocchi -, per favorire la conoscenza da parte dei giovani del mondo cooperativo, che rappresenta un’importante possibilità per sviluppare la propria attività lavorativa. Lo scoop è la notizia che vogliamo dare ai giovani, che la forma cooperativa è per scegliere un percorso di autoimprenditorialità che ben si coniuga, per i suoi valori e caratteristiche d’impresa, con le trasformazioni della società e del mercato”. Il presidente di Legacoop Marche, Gianfranco Alleruzzo, ha iniziato da giovane ad essere un cooperatore e agli studenti, che hanno riempito l’aula del Contamination Lab del Polo Monte Dago, ha raccontato la sua esperienza.

 

“Ho cominciato a sperimentare cosa vuol dire essere un imprenditore – ha detto Alleruzzo - a fianco di altre persone, insieme, in cooperativa. Questo è il valore maggiore, che si cammina, si cresce, e si rischia, in modo collettivo, in una rete. Non da soli”. Ma non si è da soli nemmeno come impresa. “Associarsi ad una Centrale cooperativa, come la nostra – ha aggiunto Alleruzzo -, permette di far parte di un gioco di squadra come giovane azienda e di accedere a servizi per lo sviluppo dell’imprenditorialità, di startup, della progettazione d’impresa”.

 

Perché ha ribadito Paolo Venturi, direttore Aiccon, “sulla frontiera di domanda che i giovani hanno di collaborazione, la cooperativa è la forma d’impresa capace d’incorporare sia lo stare insieme sia il cambiamento dal punto di vista sociale, elementi oggi trainanti di tutta l’imprenditorialità”. Sull’agricoltura, ha poi spiegato Sara Guidelli, presidente Legacoop Agroalimentare Toscana e componente di Generazioni nazionale, “si sta vedendo una rinnovata attenzione da parte delle istituzioni, della politica ma soprattutto da parte dei giovani, come dimostrano le domande di accesso ai fondi dei Piani di sviluppo rurale e il numero di iscrizioni agli atenei e alle scuole superiori agrarie. Costituire cooperative agricole, che siano in rete nel sistema, startup innovative a supporto delle imprese agricole, favorire un’interfaccia con i giovani sono le tre opportunità offerte dal settore”.

 

Nell’iniziativa, a cui ha partecipato anche Adele Finco, professore di Economia e agroalimentare Univpm, sono state presentate le buone pratiche di Terre Cortesi Moncaro, cooperativa vitivinicola, Ama Aquilone, per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate e di agricoltura sociale, Hort, formazione ed educazione, Creha Nature, che si occupa di restauro, ripristino e qualificazione ambientale, La Terra e il Cielo, agricoltura biologica.



SUGLI STESSI ARGOMENTI: Legacoop Marche, Univpm