ALLERUZZO, PROPOSTE ECONOMICHE E SOCIALI PER AFFRONTARE AUMENTO DEI PREZZI

ALLERUZZO, PROPOSTE ECONOMICHE E SOCIALI PER AFFRONTARE AUMENTO DEI PREZZI

Settore: LEGACOOP MARCHE

6 apr 2022

Un piano concreto per affrontare le gravi conseguenze economiche e sociali dovute all’aumento dei costi e dell’inflazione, aggravate dal drammatico conflitto in Ucraina. Il presidente di Legacoop Marche, Gianfranco Alleruzzo, ha illustrato la proposta operativa del Crel-Consiglio regionale dell’economia e del lavoro, da lui presieduto, al presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, Dino Latini, alla Conferenza dei capigruppo consigliari e all’assessore regionale al Bilancio, Guido Castelli. Un confronto in preparazione della presentazione del documento nell’aula del Consiglio regionale da parte del Crel, istituzione di rappresentanza delle categorie economiche, sociali e dei sindacati.

 

“Mettiamo al centro del nostro documento l’economia e il lavoro per sollecitare l’attivazione di tutti i livelli di governo perché assumano provvedimenti con i quali mitigare gli aumenti dei prezzi in corso e che abbiano sia effetti immediati che a lungo termine – ha sottolineato il presidente Alleruzzo a nome dei componenti del Crel presenti -, sollecitiamo una modalità di lavoro in cui agli interventi del governo si affianchi un’attività complementare della Regione Marche”.

 

Diverse le idee del Consiglio regionale dell’economia e del lavoro elencate nel documento in cui si sottolinea anche la preoccupazione per la guerra in Ucraina. Fra le richieste del Crel ci sono ristori, bonus o altre misure per sostenere le imprese marchigiane dei settori colpiti dall’embargo verso la Russia, azioni per contenere l’impatto degli aumenti sulle famiglie, per ridurre la povertà energetica, e sulle imprese manifatturiere in particolare per quelle per le quali l’aumento dei prezzi ha effetti diretti sui costi di produzione. Il Crel propone la revisione dei prezzi degli appalti pubblici nel settore dei lavori pubblici, delle forniture e dei servizi, attraverso la modifica delle vigenti regole in materia che non permettono il riequilibrio a seguito dell’aumento dei costi energetici e delle materie prime, e azioni espansive come un intervento sull’Iva ed oneri di sistema e generali, anche temporanea. Fra le proposte ci sono anche la defiscalizzazione delle imprese ad alta intensità di lavoro, con l’obiettivo di aumentare i salari quale stimolo alla domanda, e un nuovo sostegno alla liquidità delle famiglie e delle imprese visto che la situazione di crisi attuale sollecita interventi straordinari del sistema del credito, come fatto durante la crisi pandemica.

 

Insieme ad interventi congiunturali, il Consiglio regionale dell’economia e del lavoro sollecita anche azioni strategiche per consorziare produttori (imprese) o consumatori (cittadini), con la previsione di incentivi, per acquisti collettivi con contratti che attenuino le fluttuazioni dei prezzi. Propone azioni concrete nel campo dei mercati delle materie prime perché spesso sono le cause finanziarie quelle che determinano il passaggio di costi del gas, dai 3 euro alla produzione ai 90 euro al consumo. Chiede inoltre politiche strategiche energetiche orientate alla diversificazione delle dipendenze, per ridurre i rischi di monopoli da parte di fornitori. Per il Crel è poi necessario un intervento sulla produzione, con l’aumento delle estrazioni del gas nazionale e il rafforzamento delle risorse energetiche disponibili anche alternative, e una programmazione intelligente e lungimirante della transizione green per non provocare impatti negativi sull’economia e sulla società.



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