INNOVAZIONE E BUONA OCCUPAZIONE LA SFIDA DI LEGACOOP SERVIZI

INNOVAZIONE E BUONA OCCUPAZIONE LA SFIDA DI LEGACOOP SERVIZI

Settore: SERVIZI

4 nov 2014

I tempi di pagamento della pubblica amministrazione? In 16 mesi, dal febbraio 2013 al giugno 2014, sono scesi di appena 25 giorni, passando da 171 a 146. In pratica, siamo ancora attorno ai cinque mesi, in miglioramento ma ancora molto distanti dai 30 e 60 giorni previsti dalle norme. Una situazione, quella dai dati presentati all’Assemblea di mandato di Legacoop Servizi a Roma, che continua a generare per le imprese pesanti oneri finanziari, ancor più difficili da sostenere per la situazione del credito: dal settembre 2011 al dicembre 2013, i prestiti bancari alle imprese sono diminuiti dell’11%. In compenso la giungla normativa si è fatta quasi indistricabile. Basti pensare che negli ultimi sei anni il Codice degli appalti, nel suo complesso, è cambiato 223 volte, ben 22 solo per le cause di esclusione. Risultato: grande incertezza, aumento esponenziale del contenzioso e gare sempre più spesso bloccate dai ricorsi.

 

È una situazione complessa quella che il settore sta attraversando, così come la fotografa il Documento programmatico presentato oggi dal presidente di Legacoop Servizi, Fabrizio Bolzoni, introducendo i lavori dell’Assemblea di mandato. Un appuntamento che coinvolge 1.895 cooperative aderenti, capaci di non rinunciare comunque, nonostante i problemi, a porsi obiettivi ambiziosi come chiarisce il titolo della due giorni romana: “Al servizio del Paese. Per una nuova centralità del lavoro, nella legalità e per il cambiamento”.

 

Il settore al Governo chiede innanzitutto certezze, per riuscire a navigare in un mercato difficile. “La precarietà istituzionale – spiega Fabrizio Bolzoni – che ha caratterizzato negli ultimi anni la vita del Paese ha provocato danni enormi: l’assenza di un orizzonte, che sia almeno di medio termine, comporta, infatti, la frammentarietà dell’azione di governo e la non assunzione di responsabilità indispensabili per affrontare e avviare a soluzione i problemi. I segnali di possibile stabilità che registriamo negli ultimi mesi devono consolidarsi e traguardare un orizzonte stabile”.

 

Il caos normativo già ricordato provoca un altissimo contenzioso. Un passaggio importante, per il nostro Paese, sarà il recepimento delle nuove Direttive europee in materia di appalti, che dovrà avvenire entro il marzo 2016 ma che il Governo vuole anticipare al primo semestre 2015. “Poiché la maggior parte delle gare riguarda i servizi – spiega Bolzoni – occorre che il Governo nel definire le norme comprenda l’importanza del fattore lavoro e che ci si orienti a premiare l’offerta economica più vantaggiosa e non il massimo ribasso, che ha portato spesso al successo dell’imprenditoria corsara e meno affidabile”.

 

Quello delle false cooperative è, infatti, un problema molto serio per il settore. “La forma cooperativa e la figura del socio lavoratore – denuncia il presidente Bolzoni – rappresentano troppo frequentemente il mezzo per fare impresa in modo spurio, causando dumping contrattuale, danneggiando ulteriormente le imprese sane e la reputazione di tutta la cooperazione. Chiediamo che aumentino i controlli e lo Stato effettui davvero la revisione su tutte le imprese che non aderiscono ad alcuna centrale”. Incoraggianti i risultati ottenuti in queste ultime settimane dall’azione delle forze dell’ordine, che – soprattutto nel settore della logistica – hanno sgominato vere e proprie associazioni a delinquere, basate sulla creazione di consorzi e cooperative di comodo, che hanno evaso centinaia di milioni di euro e truffato migliaia di lavoratori.

 

Secondo Legacoop Servizi è necessario che gli ambiti del cosiddetto “terziario non distributivo” (nei quali rientrano gran parte dei comparti di attività che fanno capo all’associazione) possano avere un “riconoscimento”, una sede istituzionale in ambito governativo nella quale sviluppare confronto e iniziativa. Troppo spesso, per quanto riguarda il settore pubblico, ci si è ricordati dei servizi solo quando si è trattato di applicare la “spending review”. Un efficiente sistema dei servizi alle imprese e alle comunità può rappresentare una leva importante per la ripresa del Paese.

 

Nel contesto della crisi economica di questi ultimi anni, le cooperative aderenti a Legacoop Servizi, che hanno generato nel 2013 un valore della produzione pari a quasi 8 miliardi di euro attraverso circa 160.000 addetti, hanno tenuto, pur tra difficoltà e processi di ristrutturazione. Formazione, partecipazione ai bandi europei, sostegno ai processi di crescita aziendale e di innovazione sono alcuni dei filoni principali lungo i quali l’associazione si impegnerà a sostenere gli sforzi delle imprese aderenti. L’orizzonte, nel solco dell’attività della propria “casa madre” - la Lega delle cooperative - anche per il settore servizi è rappresentato dalla costituzione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, l’approdo per una semplificazione della rappresentanza e per un rafforzamento della cooperazione.



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