ACI: RAPPORTO CONGIUNTURALE SULLE IMPRESE COOPERATIVE

ACI: RAPPORTO CONGIUNTURALE SULLE IMPRESE COOPERATIVE

Settore: ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE

4 feb 2016

Una dinamica prevalentemente stazionaria della domanda, con uno scenario di recupero inferiore alle attese, e un miglioramento della dinamica congiunturale della forza lavoro occupata, grazie ai saldi positivi nella cooperazione sociale e, seppure in misura molto contenuta e solo nell’ultimo quadrimestre dell’anno, anche nei servizi. E’ il quadro che emerge dalla settima indagine congiunturale quadrimestrale realizzata dall’Ufficio Studi Agci, dall’Area Studi Confcooperative e dal Centro Studi Legacoop. L’analisi viene effettuata fra un campione di cooperative, 605 in questa rilevazione, aderenti alle tre associazioni riunite nell’Alleanza delle Cooperative Italiane.

 

Nel complesso, emerge dall’indagine, nel 2015 il 70,5% delle cooperative ha giudicato normale il livello della domanda. Il 20,9% lo ha definito basso. L’8,6% lo ha valutato alto. Nell’ultimo quadrimestre 2015 si registrano valutazioni migliori sul livello della domanda estera rispetto a quelle relative alla domanda interna. Le cooperative intervistate segnalano lievi miglioramenti nei giudizi relativi alla gestione della tesoreria delle cooperative.

 

Le prospettive per i primi mesi del 2016
Il “sentiment” prevalente dei cooperatori, rispetto allo scenario macroeconomico nazionale di breve periodo è orientato alla stazionarietà. In tal senso, la maggioranza assoluta degli intervistati, il 75,1%, non prevede significative correzioni al rialzo per l’economia italiana per i prossimi mesi. C’è meno pessimismo tra i cooperatori delle grandi imprese rispetto a quelli delle pmi in cui, comunque, prevalgono i giudizi positivi rispetto a quelli negativi.


Sono comunque pochi i cooperatori che attendono nei primi mesi del 2016 una risalita della domanda. Sembra prevalere anche per i prossimi mesi una tendenza all’accrescimento della forza lavoro occupata nelle cooperative. Prevalgono indicazioni positive rispetto a quelle negative sia nella cooperazione sociale e sia tra le cooperative di servizi. Rimane, invece, prevalentemente negativo lo scenario atteso sul mercato del lavoro nelle costruzioni e, in parte, anche nell’industria.


Si rafforzano un po’ le prospettive legate ad un aumento della spesa per gli investimenti nel 2016. Il 24% delle cooperative afferma che aumenterà gli investimenti. Il 12,3% delle cooperative, invece, ne ridurrà la portata. Prevalgono, significativamente, le indicazioni di aumento rispetto a quelle di diminuzione nella cooperazione sociale e in quella agroalimentare. Ancora prevalentemente negativi sono, invece, i giudizi sugli investimenti che si rilevano nella cooperazione di consumo, nel settore delle costruzioni e nelle cooperative della pesca.


Con riferimento alla richiesta di nuovi finanziamenti, nel terzo e ultimo quadrimestre 2015, il 14,4% degli operatori che si è rivolto alle banche per un prestito si è visto rifiutare la domanda e non ha ottenuto alcun importo. Al 9,6% delle cooperative è stato, invece, accordato un importo inferiore a quello richiesto.

 

Le prospettive per il futuro
Il consolidamento delle attività, anche attraverso sinergie, alleanze, e aggregazioni in genere, sembra essere il percorso avviato dalle cooperative per affrontare le sfide future. In tal senso, il 58%, delle cooperative ha segnalato come prospettiva quella di consolidare ulteriormente le attività in essere. Il 14,4% ha espresso indicazioni volte all’espansione delle attività.


Il 19,9% ha segnalato come prospettiva la strada delle aggregazioni, in particolare attraverso processi di fusione, con la realizzazione di alleanze strategiche o tramite l’adesione a forme organizzattive allargate (in alcuni casi si tratta di percorsi associati all’espansione delle attività in altri mercati). Solo il 7,8% delle cooperative ha prospettato un ridimensionamento delle attività.

 

Aci rapporto congiunturale



SUGLI STESSI ARGOMENTI: Alleanza Cooperative Italiane