CORONAVIRUS: LEGACOOP MARCHE FIRMA ACCORDO PER AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA

CORONAVIRUS: LEGACOOP MARCHE FIRMA ACCORDO PER AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA

Settore: LEGACOOP MARCHE

23 mar 2020

“Aver raggiunto un accordo sulla cassa integrazione con la Regione Marche e con tutte le associazioni di categoria è un risultato importante per le cooperative e tutte le imprese interessate, che va a vantaggio dei lavoratori. In questo momento di grande difficoltà, è un passo di cui siamo molto soddisfatti, un sostegno all’attività imprenditoriale, a fianco del lavoro”. Il presidente di Legacoop Marche, Gianfranco Alleruzzo, commenta così la firma dell’intesa istituzionale regionale, siglata il 20 marzo anche dall’associazione di cooperative, e che prevede il sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti che non hanno accesso agli strumenti ordinari per un periodo di nove settimane, dal 23 febbraio 2020.

 

Alla firma, in videoconferenza, erano presenti l’assessore regionale al Lavoro, Loretta Bravi e i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e sindacali riconosciute nella Commissione regionale Lavoro tra cui Legacoop Marche. L’intesa fa seguito al decreto “Cura Italia” che ha messo a disposizione 3,3 miliardi di euro che verranno ripartiti tra le Regioni, ai quali si potranno aggiungere fondi residui regionali pari a 27,2 milioni di euro.

 

La CIGD è prevista per i datori di lavoro del settore privato inclusi quelli agricoli, della pesca, del terzo settore e del mondo delle professioni, con unità produttive nelle Marche. Non sono previsti dal decreto i datori di lavoro domestico, per cui la Regione sta studiando un'alternativa.

 

Lavoratori beneficiari sono i lavoratori dipendenti sia a tempo determinato che indeterminato (operai, impiegati, quadri, apprendisti con contratto professionalizzante, soci lavoratori delle cooperative con rapporto di lavoro subordinato, lavoranti a domicilio in regime di mono commessa, pescatori anche delle acque interne, imbarcati a qualunque titolo e /o iscritti a ruolino di equipaggio e tutti gli altri lavoratori dipendenti con qualsiasi forma contrattuale di lavoro subordinato). Non è prevista una anzianità minima aziendale. Per i lavoratori a tempo determinato la CIGD termina alla scadenza del contratto.

 

I lavoratori per i quali viene chiesta la concessione del trattamento di integrazione salariale in deroga devono risultare in forza presso i datori di lavoro richiedenti alla data del 23 febbraio 2020 (salvo la possibilità di includere i lavoratori che sono stati assunti successivamente entro la data di entrata in vigore del decreto).

 

I lavoratori intermittenti accedono alla CIGD nei limiti delle giornate di lavoro concretamente effettuate secondo la media dei tre mesi precedenti. Il trattamento di CIGD, limitatamente ai lavoratori del settore agricolo, per le ore di riduzione o sospensione delle attività, nei limiti ivi previsti, è equiparato a lavoro ai fini del calcolo delle prestazioni di disoccupazione agricola.

 

La causale per il ricorso alla CIGD è unica: “sospensione effettuata per l’emergenza epidemiologica da Coronavirus-COVID 19”. La domanda di CIG in deroga deve essere presentata dal datore di lavoro interessato (nel caso dei lavoratori a domicilio monocommessa, dal datore di lavoro committente e nel caso dei lavoratori somministrati dall’agenzia per il lavoro) in forma telematica al sistema COMarche entro il 31 luglio 2020.

 

La consultazione sindacale avviene con una comunicazione da inviare preventivamente via Pec, alle organizzazioni sindacali territoriali dello specifico settore. Il previsto accordo è effettuato attraverso una comunicazione telematica da parte delle organizzazioni sindacali ai datori di lavoro, e si considera espletato favorevolmente se entro 48 ore non c’è risposta da parte delle organizzazioni sindacali.

 

Per i datori di lavoro fino a cinque dipendenti l’accordo sindacale non è necessario, è sufficiente una comunicazione preventiva via Pec alle organizzazioni sindacali territoriali. La Regione Marche effettuerà l’istruttoria delle domande secondo l’ordine cronologico di presentazione e invierà all’Inps regionale oltre al provvedimento di concessione, anche la lista dei beneficiari. L’Inps provvederà all'erogazione delle prestazioni, previa verifica del rispetto, anche in via prospettica, dei limiti di spesa delle risorse che verranno assegnate alla Regione Marche.

 

I datori di lavoro e i professionisti incaricati, al fine di procedere con esattezza nella predisposizione delle istanze, potranno avvalersi - preventivamente alla presentazione delle domande - della consulenza tecnica di un operatore regionale a disposizione dal lunedì al giovedì dalle ore 09.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00 e il venerdì dalle 09.00 alle 13.00, raggiungibile attraverso posta elettronica all’indirizzo dedicato mail: infoCIGDcovid19@regione.marche.it.

 

La Regione Marche procederà all’autorizzazione o al diniego della concessione. A seguito dell’accoglimento della domanda, l’Inps regionale provvederà alla liquidazione del trattamento spettante al lavoratore esclusivamente attraverso la modalità del pagamento diretto.

 

Al tal fine i datori di lavoro interessati comunicheranno mensilmente all’Inps regionale a consuntivo entro il 20° giorno del mese successivo alla sospensione l’utilizzo effettivo dell’ammortizzatore sociale concesso attraverso i modelli SR 41 trasmessi in via telematica. Il monitoraggio fisico e finanziario è garantito dalla Regione Marche e dall’Inps regionale, le cui risultanze verranno comunicate alle parti sociali firmatarie della presente intesa. L’Inps regionale è deputato alla effettuazione di controlli nei confronti dei datori di lavoro beneficiari inclusi quelli che non hanno comunicato l’utilizzo effettivo della CIG in deroga richiesta attraverso il Mod. SR 41.



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