MONTEFALCONE APPENNINO: NUOVA CASA DI RIPOSO E RESIDENZA PROTETTA

MONTEFALCONE APPENNINO: NUOVA CASA DI RIPOSO E RESIDENZA PROTETTA

Settore: COOPERATIVE

22 set 2018

Un pezzo di storia che rinasce rinnovando il suo fondamentale ruolo nel welfare per Montefalcone Appennino e il suo territorio. E’ stata inaugurata la nuova struttura per casa di riposo e residenza protetta di proprietà della Fondazione Marziali Cesare e Cruciani Elvira, per un totale di 40 posti letto, che sarà gestita dalle cooperative sociali Tangram e Il Mentore insieme ad altri soggetti del territorio.

 

L’edificio, realizzato nel 1957 dai coniugi Marziali e Cruciani, possidenti terrieri, venne utilizzato come asilo per bambini poveri e un ospizio per anziani ma negli anni è andata in decadimento in quanto l’asilo venne trasferito in altri edifici. Dopo una battaglia legale durata molti anni tra la Fondazione e il Comune, la Regione Marche nominò un commissario straordinario che rimodulò lo statuto consentendo di realizzare il progetto per la casa di riposo e residenza protetta.

 

Il progetto di rinascita dell’edificio è partito diversi anni fa nella ex Comunità Montana dei Sibillini, ora Unione Montana, consultando tutti i medici di base, i servizi sociali e sanitari e arrivando ad una sintesi di quello che serviva al territorio. Nel 2010 vennero presentati due progetti all’Ambito sociale 24, che si sono classificati primo e secondo accedendo al finanziamento dei fondi Par-Fas 2007-2013. La struttura è stata realizzata con un contributo della Regione Marche, un mutuo fondiario e con il ricavato dalla cessione dei terreni e case coloniche di proprietà della Fondazione.

 

Con la sottoscrizione della convenzione da parte della cooperazione, si è avuta la possibilità di ottenere i finanziamenti necessari alla realizzazione dell'opera. Con il contributo di molti soggetti è stato possibile recuperare un bene comune e restituirlo alla comunità per assolvere alla sua funzione sociale. Uno spazio bello e attrezzato che, adesso, è necessario trasformare in un luogo per la comunità e della comunità, aperto a generare valore, a rispondere ai bisogni complessi di un'area interna carente di tanti servizi.